Continua lo tsunami sui mercati provocato dall’incertezza legata conseguente alle comunicazioni della settimana scorsa da parte della BCE.
Nella serata di ieri, lo spread è arrivato a toccare i 252bp, mentre questa mattina i primi scambi lo posizionano a 238 bp. Se i tassi rimanessero sui livelli attuali, si calcola che il maggior costo per le casse del Tesoro possa essere di € 6MD nei primi 12 mesi, 12 MD nei secondi 12 mesi, 18 MD nel terzo anno. Vero è che l’inflazione aiuterà a portare maggiori entrate, ma difficilmente riuscirà a colmare il gap. E magra è la consolazione che l’inflazione “ridurrà ” il peso del debito, abbattendone, a parità di valori nominali, la portata.
Oggi si riunione di emergenza del Consiglio Direttivo BCE, convocato per discutere della particolare situazione che si è venuta a creare. Probabile che vengano messe sul tavolo quelle che potrebbero essere le possibili soluzioni, come la redistribuzione più che proporzionale degli acquisti di titoli a favore dei paesi più in difficoltà (come il nostro) e, soprattutto, l’idea di uno strumento mirato a impedire una divaricazione troppo ampia degli spread tra un paese e l’altro. Tanto per rendere l’idea, ieri il Tesoro ha collocato BTP a 3, 7 e 30 anni, con un rialzo che nel primo caso è stato, rispetto all’asta precedente, di 152 centesimi (3,04%) e nel secondo di 136 bp, per un tasso del 3,75%, mentre il decennale è arrivato al 4,28%, livello di 10 anni fa.
Il tutto mentre, sul fronte dei prezzi, ieri abbiamo assistito al forte incremento del gas, con il megawattora che si è portato nuovamente verso € 100 (+ 17%) a causa della riduzione delle forniture tramite Nord Stream 1 alla Germania (– 40%), a causa, secondo Gazprom (e quindi della Russia), dell’impossibilitĂ di procedere alle manutenzioni a causa dell’introduzione delle sanzioni. Ma è molto probabile che ci tratti di una sorta di “ripicca” verso la decisione del Governo tedesco di procedere ad una sorta di “espropriazione” di Gazprom Germania, che verrĂ ridenominata Securing Energy for Europe GmbH, dopo una ricapitalizzazione di oltre € 10MD da parte di KfW, una sorta di Cassa Depositi e Prestiti tedesca.
Oggi è attesa la riunione anche del Fomc (Federal Open Market Committee) della FED,che dovrebbe confermare un secondo rialzo dei tassi dello 0,50%, anche se c’è chi scommette che possa essere dello 0,75%: se così fosse, sarebbe il più alto rialzo deciso in una riunione dal 1994.
Qualche piccolo segnale, oltreoceano, sta iniziando peraltro ad intravedersi, con l’inflazione che sembrerebbe passata dall’8.6% all’8.3%,livello comunque assolutamente insostenibile.
La giornata si apre con i mercati asiatici con un andamento contraddittorio: male Tokyo, che perde oltre l’1% (con lo yen che tocca i minimi verso $. Arrivando, da inizio anno, al 22%), mentre Shanghai e Hong Kong sono in territorio positivo, con rialzi compresi tra lo 0,5 e l’1%.
Futures al momento ovunque positivi, intorno al mezzo punto, mentre si prevede una partenza sprint per il nostro indice.
Stabile il petrolio, con il WTI a $ 119,15.
Gas naturale USA che cerca di risalire la china, dopo essere precipitato sin verso i $ 7 (7,298, + 1,38%).
Oro sempre in area $ 1.822.
Spread che apre a 222bp, con un poderoso (per il momento) recupero dai 252 bp di ieri sera.
$ a 1.0468, sui livelli di ieri.
Continua la discesa del Bitcoin, a $ 21.340.
Ps: l’abito che Marilyn Monroe indossava nel 1962, quando, alla festa di compleanno dell’allora Presidente John Kennedy, intonò per lui Happy Birthday, Mr. President, era stato venduto, nel 2016, per la modica cifra di $ 5 ML ad un’asta. Lo stesso abito è stato indossato, recentemente, da Kim Kardashan. Ma forse le misure non erano le stesse: fatto sta che pare che ora l’abito abbia “danni strutturali”, dovuti a strappi e alla perdita di alcuni cristalli. Anche le star, evidentemente, non sono tutte uguali…